TREDICROPPO - gli amici della montagna, cultura, tradizione,feste, escursioni, Valle Anzasca, Monte Rosa

Testi canzoni, I classici della montagna

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view post Posted on 8/11/2007, 11:49     +1   +1   -1
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Bandito

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Elenco dei testi presenti nel topic, nell'ordine in cui li trovate:

- Amici miei
- Vecchio scarpone
- La montanara
- Signore delle cime
- La penna nera
- Bugiardo amore
- Cielo stellato
- Gondoliere
- Le mie Valli
- Piemontesina
- La Vervaschina
- Il contadino
- Sogno di città
- Valsesia
- Monte Grappa
- Quel mazzolin di fiori
- Valsugana
- La tradotta
- Era una notte che pioveva
- La preghiera dell'alpino
- Sul cappello
- Era una notte che pioveva



AMICI MIEI

Testo di PIERO MONTANARO
Musica di REMIPAS (Remigio Passarino)
Edizioni Canterò - Il Canguro




Quando ti prende la malinconia :(
pensa che c'è qualcuno accanto a te
vivere non è sempre poesia
quante domande senza un perchè

Ma l'amicizia sai è una ricchezza
è un tesoro che non finirà
metti da parte questa tua tristezza
canta con noi, la tristezza sparirà :P

RIT.
Amici miei, sempre pronti a dar la mano
da vicino e da lontano, questi son gli amici miei
Amici miei, pochi e veri amici miei
mai da soli in mezzo a guai
questi son gli amici miei.

Quando ritorna la malinconia :cry:
questa canzone canta insieme a noi
la tua tristezza poi se ne andrà via
e scoprirai in noi gli amici tuoi

A volte basta solo una parola
detta ad un amico che è un pò giù
fare un sorriso che in alto vola :D
torna la vita di nuovo si và sù

RIT.
Amici miei, sempre pronti a dar la mano
da vicino e da lontano, questi son gli amici miei
Amici miei, pochi e veri amici miei
mai da soli in mezzo a guai
questi son gli amici miei

finale
.........questi son gli amici miei

Edited by courgil - 25/9/2012, 20:11
 
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view post Posted on 23/11/2007, 16:48     +1   +1   -1
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Bandito

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VECCHIO SCARPONE

Lassù, in un ripostiglio polveroso,
fra mille cose, che non servon più,
ho visto, un poco logoro e deluso,
un caro amico della gioventù.
Qualche filo d'erba,
col fango disseccato
tra i chiodi, ancor pareva. conservar...
era uno scarpone militar!

Vecchio scarpone,
quanto tempo è passato!
Quante illusioni fai rivivere tu!
Quante canzoni
sul tuo passo ho cantato,
che non scordo più.
Sopra le dune
del deserto infinito,
lungo le sponde accarezzate dal mar,
per giorni e notti insieme a te ho camminato
senza riposar!

Lassù, fra le bianche cime
di nevi eterne immacolate al sol,
cogliemmo le stelle alpine
per farne dono ad un lontano amor!
Vecchio scarpone,
come un tempo lontano,
in mezzo al fango, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,
camminare ancor.

Vecchio scarpone, fai rivivere tu
la mia gioventù

Edited by Tredicroppo - 8/12/2007, 23:10
 
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tredicroppo

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LA MONTANARA

La su per le montagne,
fra boschi e valli d´or,
tra l´aspre rupi echeggia
un cantico d´amor.
La su per le montagne
fra boschi e valli d'or,
Tra l'aspre rupi echeggia
un cantico d'amor.

"La montanara, ohè!"
si sente cantare,
cantiam la montanara
e chi non la sa?
La montanara ohè
si sente cantare.
Cantiam la montanara
e chi non la sa.

Làssù sui monti
dai rivi d´argento
una capanna cosparsa di fior.
Era la piccola
dolce dimora
di Soreghina,
la figlia del Sol,
la figlia del Sol.
 
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view post Posted on 8/12/2007, 23:28     +1   +1   -1
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Bandito

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SIGNORE DELLE CIME

Dio del cielo, Signore delle cime,
un nostro amico hai chiesto alla montagna.
Ma, ti preghiamo, su nel paradiso
lascialo andare
per le tue montagne.

Santa Maria, Signora della neve,
copri col bianco, soffice mantello
il nostro amico, il nostro fratello.
Su nel paradiso
lascialo andare
per le tue montagne.
 
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tredicroppo

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LA PENNA NERA

Sul cappello, sul cappello che noi portiamo
c'è una lunga, c'è una lunga penna nera,
che a noi serve, che a noi serve di bandiera
su pei monti, su pei monti a guerreggiar.
Oilalà!

Su pei monti, su pei monti che noi saremo,
coglieremo, coglieremo stelle alpine,
per donarle, per donarle alle bambine
farle piangere, farle piangere e sospirar
Oilalà!

Su pei monti, su pei monti che noi saremo,
pianteremo, pianteremo l'accampamento,
brinderemo, brinderemo al reggimento,
viva il Corpo, viva il Corpo degli alpin!
Oilalà!

Evviva evviva il Reggimento
Evviva evviva il Sesto degli Alpin

Evviva evviva il Reggimento
Evviva evviva il Sesto degli Alpin

Farle piangere, farle piangere e sospirare
nel pensare, nel pensare ai begli alpini
che tra i ghiacci, che tra i ghiacci e gli scalini
van sui monti, van sui monti a guerreggiar.
Oilalà!
 
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BUGIARDO AMORE

Rit.
Bugiardo amore sei senza cuore, mio farai morire mi farai morire
Bugiardo amore ti voglio bene mi farai morire di crepacuor.


1. Voglio dimenticar le tue parole, voglio dimenticare gli occhi tuoi .
Tu che mi dici sempre amore mio, ma la parola amor non è per me.
So che il tuo cuore pensa a qualcun altro ed è per questo che ti lascerò.
E poi vivrò felice come prima e solo un bel ricordo resterà.
2.Vorrei saper da tè tutto il passato vorrei saper da tè come farai a star
lontan da chi ti vuol bene chi ti voleva bene più che mai
Ma son felice adesso di lasciarti di non vedere più quegli occhi tuoi
Quella tua bocca bella e traditrice vai dove vuoi ma non pensarmi più.


CIELO STELLATO

Se tu sapessi intendere il ben che ti voglio
Mi manderesti un foglio, mi manderesti un foglio
Se tu sapessi intendere il ben che ti voglio
Mi manderesti un foglio lo manderesti a me.
Cielo stellato stella d’amore mi piange il cuor
Star lontan da te star lontan da te.
E mentre gli anni passano la gioventù va via
Ma tu bellezza mia ma tu bellezza mia
L’amore è sempre verde se non lo mandi via
Ma tu bellezza mia sei sempre nel mio cuor.
Cielo stellato stella d’amore mi piange il cuor
Star lontan da te star lontan da te.


GONDOLIERE

(Rit.) Voga e va gondolier canta ancor non posso andar più via
Perché Venezia mia mi hai fatto innamorar.
Venezia rassomiglia ad una sposa vestita di merletti di murano
Sospiri tra le gondole festose dal lido alla laguna
Spose e amanti buona fortuna.
Ho visto due colombe andare in alto e parevan fare il nido in paradisao
E son tornate a notte sul Rialto ed han lanciato un grido!
Venezia nostra sei il più bel nido.
C’è un vecchio gondoliere di Santa Croce
Che piange quando passa la regata.
Lui più non può remar ma spinge a voce
Le gondole in ghirlanda lui che era il primo sul Canal Grande.


LE MIE VALLI

Tornerò tra le mie valli perché non le so scordar
Penso sempre ai prati in fiore dove nacque il primo amor.
E il mio cuor batte forte nel pensare
A quel giorno che piangendo me ne andai
Ed un bacio lei mi diede e mi pregò
Di tornare tra le valli di lassù.
Tornerò tra le mie valli per vedere gli occhi suoi
Gli occhi di un amor sincero che mi aspetterà ancor.
E con lei ritornerò la sotto il cielo
Per guardar le nubi e sognare ancor
Ed un bacio le darò e giurerò
Che sarà tutta la vita nel mio cuor.


PIEMONTESINA

Addio ai bei giorni passati, mia piccola bimba ti devo lasciar
Gli studi son già terminati abbiamo così finito di sognar
Lontano andrò, dove non so, parto col pianto nel cuor.
Non ti potrò scordare piemontesina bella
Sarai la sola stella che brillerà per me.
Ricordi quelle sere passate al valentino
Col biondo studentino che ti stringeva sul cuor.
Torna al tuo allegro studente di un tempo lontano e adesso dottor.
Io curo la povera gente ma più non riesco a guarire il mio cuor.
La gioventù non torna più, quanti ricordi d’amor a Torino ho lasciato il mio cuor.
Non ti potrò scordare piemontesina bella
Sarai la sola stella che brillerà per me.

Edited by courgil - 13/12/2007, 08:57
 
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LA VERZASCHINA

Nella nostra Valle Anzasca tu sei venuto amico
tra i monti e l’aria pura per la villeggiatura
il benvenuto ti vogliamo dar e noi in coro ti cantiam…

Ritornerai ancora in questo bel paese
giorni felici passerai nella quiete tu sarai
la mano ti porgiamo un fiore ti doniamo
e ti diciamo ancor non ti scordar di noi.

Allo spuntar del sole puoi ammirare il Rosa
nel suo splendor diventa tutto color di rosa
guardati attorno e godi insieme a noi la meraviglia dei color…

Ritornerai ancora in questo bel paese
giorni felici passerai nella quiete tu sarai
la mano ti porgiamo un fiore ti doniamo
e ti diciamo ancor non ti scordar di noi.



 
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view post Posted on 28/12/2007, 16:03     +1   +1   -1
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IL CONTADINO

Rit. - Se la vita è così ogni giorno ogni sera
che io mangia io beva anche stasera voglio cantar.. :lol:

Io sono un contadino con l’uva faccio il vino per campar
lavoro pian pianino mi siedo ogni volta che mi par
se un giorno nella vigna avrò forse gramigna che cosa me ne importa lavorar
mi prendo un po’ di vino mi fermo sotto l’ombra a cantar..

Rit. - Se la vita…..

Non sono maritato neppure fidanzato che cosa me ne importa risparmiar
non me ne frega niente di che dirà la gente se io me ne resto da sposar..

Rit. - Se la vita…..

Ci son tante ragazze che giran sulle piazze a guardar
si vestono da festa e guardan solamente a chi gli par
son tutte laureate oppure diplomate han tutte la sua scusa per andar
se cercano marito che sia sempre pulito che sappia lavar i piatti e scopar..

Rit. - Se la vita è così ogni giorno ogni sera
che io mangia io beva anche stasera voglio cantar!!


 
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view post Posted on 4/1/2008, 18:13     +1   +1   -1
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SOGNO DI CITTA’

Tornerò nella nostra valle dove l’erba è più verde che mai
tu sarai sempre lì come un tempo col vestito più bello che hai
tu sarai dolce si ed il vento i tuoi capelli li scompiglierai…

Poi la sera vicino al fuoco la tua bocca mi cercherà
e guardando i tuoi occhi di cielo il vestito ti scivolerà
e stringendoti forte al mio cuore la tua pelle mi scalderà…

Spunta il giorno ed il sogno muore sono solo nella città
chi ha rubato quegli occhi di cielo e il vestito più bello che hai
che silenzio che freddo nel cuore…..
…la tua pelle scaldarmi non c’è.



 
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view post Posted on 29/1/2008, 18:01     +1   +1   -1
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VALSESIA
(valzer)

Ai piedi del gran Monte Rosa – molta poesia
sta con la Valsesia graziosa – la valle mia

Ridente al sol coi tuoi villaggi intorno
chi ti ha veduta un giorno non sa scordarti più…(rip. 2 volte)

O tu valsesiana mia bella – semplice fiore
sei della valle una stella – con grande amore

Accanto a te tra monti selve e prati
qui dove noi siam nati eterno amor sarà…(rip. 2 volte)

Ma i tuoi emigrati nel mondo – non san scordare
di quale amore profondo – ti sanno amare

Han sempre in cuor la valle e il Monte Rosa
come una bianca sposa giuraron fedeltà…(rip. 2 volte)
 
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view post Posted on 20/3/2008, 16:01     +1   +1   -1
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MONTE GRAPPA


Monte Grappa, tu sei la mia patria,
sovra te il nostro sole risplende,
a te mira che spera ed attende,
i fratelli che a guardia vi stan.

Contro a te già s'infranse il nemico,
che all'Italia tendeva lo sguardo:
non si passa un cotal baluardo,
affidato agli italici cuor.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria,
se la stella che addita il cammino,
sei la gloria, il volere, il destino,
che all'Italia ci fa ritornar.

Le tue cime fur sempre vietate,
per il pie' dell'odiato straniero,
dei tuoi fianchi egli ignora il sentiero
che pugnando più volte tentò.

Quale candida neve che al verno
ti ricopre di splendido ammanto,
tu sei puro ed invitto col vanto
che il nemico non lasci passar.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria, ecc.

O montagna, per noi tu sei sacra;
giù di lì scenderanno le schiere
che irrompenti, a spiegate bandiere,
l'invasore dovranno scacciar.

Ed i giorni del nostro servaggio
che scontammo mordendo nel freno,
in un forte avvenire sereno
noi ben presto vedremo mutar.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria, ecc.




QUEL MAZZOLIN DI FIORI


Quel mazzolin di fiori
che vien dalla montagna
bada ben che non si bagna
chè lo voglio regalar,
bada ben che non si bagna
chè lo voglio regalar.
Lo voglio regalare
perchè l'è un bel mazzetto,
lo voglio dare al mio moretto
stasera quando vien,
lo voglio dare al mio moretto
stasera quando vien.
Stasera quando vien
gli fo una brutta cera;
e perchè Sabato di sera
lui non è vegnù da me,
e perchè Sabato di sera
lui non è vegnù da me.
Non l'è vegnù da me,
l'è andà dalla Rosina...
Perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar,
perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar.
Mi fa piangere e sospirare
sul letto dei lamenti
e che mai diran le genti,
cosa mai diran di me,
e che mai diran le genti,
cosa mai diran di me.
Diran che son tradita,
tradita nell'amore
e a me mi piange il cuore
e per sempre piangerà,
e a me mi piange il cuore
e per sempre piangerà.
Abbandonato il primo,
abbandonà il secondo,
abbandono tutto il mondo
e non mi marito più,
abbandono tutto il mondo
e non mi marito più.




VALSUGANA


Quando anderemo fora,
fora per la Valsugana
Quando anderemo fora,
fora per la Valsugana
e a ritrovar la mama,
a veder come la sta.

La mama la sta bene;
è il papà che l'è amalato;
La mama la sta bene;
è il papà che l'è amalato;
il mio ben partì soldato
chi sa quando ritornerà.

Tuti me dis che lu 'l se
zercà zà n'altra morosa;
Tuti me dis che lu 'l se
zercà zà n'altra morosa;
l'è 'na storia dolorosa
che mi credere non so.

Mi no lo credo, ma se
'l fussa propi, propi vera,
Mi no lo credo, ma se
'l fussa propi, propi vera,
biondo o moro ancor stasera
'n altro merlo troverò





LA TRADOTTA


La tradotta che parte da Torino
a Milano non si ferma più,
ma la va diretta al Piave,
cimitero della gioventù.

Siam partiti siam partiti in ventisette,
solo in cinque siam tornati qua,
e gli altri ventidue
son morti tutti a San Donà.

A Nervesa a Nervesa c'è una croce,
mio fratello l'è disteso là,
io ci ho scritto su "Ninetto"
che la Mamma lo ritroverà.

Cara suora cara suora son ferito,
a domani non ci arrivo più;
se non c'è qui la mia mamma,
un bel fiore me lo porti tu.








 
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view post Posted on 29/3/2008, 14:33     +1   +1   -1
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ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA


Era una notte che pioveva
e che tirava un forte vento;
immaginatevi che grande tormento
per un alpino che sta a vegliar!

A mezzanotte arriva il cambio
accompagnato dal capoposto
"Oh sentinella torna al tuo posto,
sotto la tenda a riposar!".

Quando fui stato nella mia tenda
sentii un rumore giù per la valle,
sentivo l'acqua giù per le spalle,
sentivo i sassi a rotolar.

Mentre dormivo sotto la tenda
sognavo d'essere con la mia bella
e invece ero di sentinella
fare la guardia allo stranier.




LA PREGHIERA DELL'ALPINO


Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai
su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre
contrade, noi, purificati dal dovere
pericolosamente compiuto,
eleviamo a Te, o Signore che proteggi
le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani e,
ci aiuti ad essere degni delle glorie
dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della
tormenta, dall'impeto della valanga,
fa che il nostro piede posi sicuro
sulle creste vertiginose, sulle ritte pareti,
oltre i crepacci insidiosi.
Rendici forti a difesa della
nostra Patria, della nostra Bandiera.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto
ogni sofferenza e ogni sacrificio
di tutti gli Alpini caduti;
Tu che conosci e raccogli ogni anelito
e ogni speranza,
di tutti gli Alpini vivi ed in armi,
Tu benedici e sorridi ai nostri battaglioni
e ai nostri gruppi.
Così sia.


 
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Capitano19
view post Posted on 11/9/2008, 15:03     +1   +1   -1




j'Abbruzze

So' sajitu aju Gran Sassu,
so' remastu ammutulitu,
me parea che passu,
passu se sajesse a j'infinitu. Son salito sul Gran Sasso,
son rimasto ammutolito,
mi pareva che passo,
passo Si salisse all'infinito.

Che turchinu, quante mare,
che silenzie, che bellezze,
pure Roma e j'atru mare
se vedea da quell'ardezza. Che turchino, quanto mare,
che silenzio, che bellezza,
pure Roma e l'altro mare
Si vedevan da quell'altezza.

Po' so' jitu alla Majella,
la muntagne è tutta 'n fiore,
quant'è belle, quant'è belle,
pare fatta pe' l'amore. Poi sono andato sulla Maiella,
la montagna è tutta in fiore,
quant'è bella, quant'è bella,
Pare fatta per l'amore.

Quantu sole, quanta pace,
che malia la ciaramella,
ju pastore veja e tace
pare ju Ddiu della Majella. Quanto sole, quanta pace,
che malia la ciaramella,
il pastore veglia e tace
Pare il Dio della Maiella.

Po' so' jitu alla marina,
e le vele colorate
co' ju sole la mmatine
se so' tutte 'lluminate. Poi sono andato alla marina,
e le vele colorate
con il sole la mattina
Si son tutte illuminate.

Se recanta la passione
ju pastore alla muntagne,
ji responne 'na canzone
dajiu mare alla campagne. Se ricanta la passione
il pastore della montagna
gli risponde una canzone
Dal mare alla campagna.



 
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view post Posted on 30/9/2008, 23:11     +1   +1   -1
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SUL CAPPELLO

Sul cappello,
sul cappello che noi portiamo
c'è una lunga,
c'è una lunga penna nera
che a noi serve,
che a noi serve da bandiera
su per monti,
su per monti a guerreggiar.
Oilalà.

Evviva, evviva il Reggimento
Evviva, evviva il Corpo degli Alpin.

Su pei monti,
su pei monti che noi saremo
pianteremo,
pianteremo l'accampamento,
brinderemo,
brinderemo al reggimento,
viva il Corpo,
viva il Corpo degli Alpin.
Oilalà.


Su pei monti,
su per monti che noi saremo,
coglieremo,
coglieremo le stelle alpine
per donarle,
per donarle alle bambine,
farle piangere,
farle piangere e sospirar.
Oilalà.

Farle piangere,
farle piangere e sospirare
nel pensare,
nel pensare ai begli Alpini
che fra i ghiacci,
che fra i ghiacci e gli scalini
van sui monti,
van sui monti a guerreggiar.
Oilalà.

Evviva, evviva il Reggimento
Evviva, evviva il Corpo degli Alpin.




ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA

Era una notte che pioveva
e che tirava un forte vento,
immaginatevi che grande
tormento per un alpino
che stava a vegliar.

A mezzanotte arriva il cambio,
accompagnato dal capoposto.
Oh! Sentinella ritorna al tuo posto
sotto la tenda a riposar.


Quando fui stato sotto la tenda
sentii un rumore giù per la valle,
sentivo l'acqua giù per le spalle,
sentivo i sassi a rotolar.

Mentre dormivo sotto la tenda
sognavo d'esser con la mia bella,
e invece ero di sentinella
a fare la guardia allo stranier.

 
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chiara75
view post Posted on 11/11/2008, 22:09     +2   +1   -1




Faceva il palo


Faceva il palo nella banda dell'Ortica,

ma l’era sguercio, el ghe vedeva quasi pù:

e l’è staa inscì che i hann ciapaa senza fadiga,

i hann ciapaa tutt, ma propi tutt, foeura che lù.



Lui era fisso che scrutava nella notte

quand gh’è passaa davanti a lù on carabinier,

insòmma on ghisa, trii carriba e on metronotte,

gnanca una piega lú l'ha fà, gnanca un plissé.



Faceva il palo della banda dell'Ortiga,

faceva il palo perché l'era el sò mestee.



Così, precisi come quei della Mascherpa,

hinn restaa lì i sò amis, a vedè i carabinier,

han detto: « Ma come, porco giuda,

mondo cane: il nostro palo, brutta bestia, ma indove l’è ? ».



Lui era fisso che scrutava nella notte,

ha visto nulla, ma in compens l'ha sentì nient,

perché a vederci non vedeva un'autobotte

però a sentirci ghe sentiva un accident.



Faceva il palo della banda dell'Ortiga,

faceva il palo perché l'era el sò mestee



Ci sono stati pugni, spari, grida e botte,

li han menà via ch'era già mo' quasi mezzdì.

Lui sempre fisso, lì, a scrutare nella notte,

perché el ghe vedeva istess de nòtt come ‘n del dì



Ed è li ancora come un palo nella via,

la gente guarda, el ghe dà cent lira e poeu la va;

lui, circospetto, guarda in giro e mette via,

ma poi borbotta, perché ormai l'è un po' incazzaa.



Ed è arrabbiato con la banda dell'Ortica

perché lui dice: « Non si fa così a rubar ».



Dice: « Ma come, a me mi lascian qui di fuori

e loro, loro chissà quand'è che vengon su;

e poi il bottino me lo portano su a cento lire:

un pò per volta, ma a far così non finiamo più.



No, no, quest chì è pròpi un lavorà de stupid,

io sono un palo, non un bamba, non ci sto più;

io vengo via da questa banda di sbarbati,

mi metto in proprio, così non ci penso più ».



Faceva il palo della banda dell'Ortiga,

faceva il palo perché l'era el sò mestee.

(Nanni Svampa)
 
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