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Pedale Ossolano

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view post Posted on 16/9/2015, 15:50     +1   -1
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Il Pedale Ossolano


La storia del Pedale Ossolano È il lontano 1946, quando, grazie all'iniziativa di alcuni appassionati, vede la luce il Pedale Ossolano: vediamo come è descritto l'evento da Mario Durione, sulle pagine dell'Eco Risveglio: "Costituzione della Soc. Ciclistica Pedale Ossolano" Un Gruppo di appassionati veterano capeggiati dal noto "tifoso" Scagliotti Marsilio ha recentemente costituita una Società Ciclistica denominata "Pedale Ossolano" avente per iscopo la diffusione e l'incremento dello sport ciclistico in tutta la Zona Ossola.

La nuova Società è stata regolarmente affiliata all'U.V.I e attraverso un programma sportivo che quest'anno sarà piuttosto modesto, cercherà di riportare il ciclismo ossolano agli splendori di un tempo. Saranno organizzate in occasione delle feste patronali dei maggiori Comuni Ossolani delle corse ciclistiche per dilettanti e allievi; saranno indetti e organizzati i campionati ossolano categoria Veterani, dilettanti e allievi.

È in programma qualche riunione ciclistica sulla pista in terra battuta del Campo Sportivo Comunale di Domodossola non appena la medesima, mercè l'interessamento dei Dirigenti il nuovo sodalizio, sarà messa in condizione adeguate. Tutti gli appassionati di ciclismo ed i giovani ossolani che intendono praticare lo sport ciclistico sono pertanto invitati a farsi soci del Pedale Ossolano che cercherà sia dal lato organizzativo sia da quello sportivo di tenere alto il nome della nostra amata Ossola.

La sede della società è presso la Trattoria Falcone, Via Bonomelli. Subito il Pedale si dimostra molto attivo, con 9 atleti e 55 soci: nel 1949 sono ben 49 i corridori che gareggiano con la maglia granata (come il gonfalone della città di Domo), molte sono le gare che vengono organizzate, tra le quali spiccano la "Coppa Distillerie F.lli Luoni", distillerie che per anni saranno lo sponsor del Pedale, il 'Trofeo Liberazione dell'Ossola" e la "Coppa Città di Domodossola". Sono molti i giovani atleti che si distinguono in quegli anni, da Adriano Fantini a Lorenzo Dutto, da Pietro Fattalini a Oreste Faretti, passando per Osvaldo Pirozzini, a tutt'oggi presidente del Comitato Provinciale della Federazione, Giovanni Tedeschi, Medardo Pavarelli, Angelo Capella, Romano Ruga, Giovanni Roman, Silvestre Rodoni, Mario Bosina, Ottavio Godio, Romano Faretti, Germano Vittoni.

Un capitolo a parte meritano Franco Nino, mai passato professionista pur avendone tutte le qualità, e soprattutto la famiglia Barale: oltre a Rossendo, come non ricordare la formidabile coppia Giuseppe e Germano, owero Pino e Mano! Dopo i gloriosi tempi dell'immediato dopoguerra, però qualcosa si rompe: alla fine degli anni '50 la spinta propulsiva della passione viene meno, ed il Pedale entra sempre più in crisi. Agli inizi degli anni '60 gli ultimi atleti della società granata lasciano ed il Pedale sopravvive, almeno nominalmente, sino al 1966. Dopo ben tredici anni, nel 1979, qualcosa improvvisamente si muove e a. Giugno, l'Eco Risveglio esce finalmente con la notizia tanto attesa: "Ricostruito il glorioso sodalizio; bentornato vecchio Pedale Ossolano!" Leggiamo uno stralcio dell'articolo, a firma errebi (Remo Boggio): "II 15 giugno 1979 presso il Circolo Arci del Badulerio in Domodossola si è ufficialmente ricostituito il Pedale Ossolano che inizierà la propria attività agonistica il prossimo anno. Erano presenti 17 appassionati: Walter Molini, Rino Gandin, Saverio Fiumano, Celestino Tonietti, Ermanno Brusatin, Glanteo Rovaletti, Fortunato Chiaravallotti, Alfredo Sartori, Sergio Minoletti, Remo Roggio, Cesare Toma, Alfredo Tasserà, Tommaso Carraro, Ugo lanni, Antonio Carezza, Mosè Franzini, Germano Barale. ....

Sarà bene chiarire subito che il Pedale Ossolano sarà indirizzato esclusivamente ad atleti dei Giochi della Gioventù, agli esordienti, agli allievi ed eventualmente dilettanti, con esclusione quindi degli amatori." Il presidente, e lo sarà per lungo tempo, è Michele Pizzicoli: l'entusiasmo e grande e subito sono molti i ragazzi che si appassionano di nuovo alla bicicletta, grazie al Pedale: ricordiamo tra gli altri Mario Sbaffo, Corrado Zaretti, Piero Capdia, Cristiano Spadone: tra tutti spicca un corridore niente male, sempre nelle prime posizioni: è un figlio d'arte, in seguito arriverà al professionismo, correndo due Giri d' Italia: Florido Barale. Mentre l'ultimo rampollo della dinastia dei Barale si avvia alla massima categoria continuano a crescere i piccoli ciclisti della società granata; oltre agli atleti citati precedentemente ricordiamo Gabriele Blardone, Raffale Cheula, Elena Boggio, uno dei primi esempi del ciclismo al femminile nelle nostre zone; mentre il Presidente Pizzicoli continua a guidare le gloriose maglie granata si fa notare un biondino, che ha iniziato a correre, spinto, come il fratello Raffaele, dal papa Darlo: subito si dimostra un gran bei corridore e lo dimostrerà fino ad arrivare al professionismo, addirittura nello squadrone della MAPEI: è Gìampaolo Chela.

Ormai, nel nostro percorso della Storia del Pedate Ossolano siamo arrivati ai giorni nostri: il presidente da qualche anno è diventato Serafino Molteni, ed i ragazzi continuano ad ottenere risultati confortanti, in particolare nel 2002, quando Alberto Coralli si laurea Campione Regionale Juniores, Elisa Longoborghini è seconda nel campionato regionale G6, cosi come Matteo Montanari tra gli allievi. Ben tre juniores ed un allievo si qualificano per i campionati italiani, identico risultato per la squadra dei Giovanissimi. Arriviamo così allo scorso anno, con la conquista del titolo regionale G3 da parte di Andrea Provera e il secondo posto di Elisa Longoborghini nel campionato regionale G6. Intanto ci sono le prime avvisaglie dei cambiamenti societari...


Fonte:http://www.pedaleossolano.it
 
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